L’Agenzia delle Entrate, in assenza di una normativa fiscale ad hoc, ha precisato che il profitto generato dai bitcoin è esente da tassazione solo se manca la finalità speculativa (Risoluzione n. 72/E/2016). In crescente ascesa mediatica il fenomeno delle c.d. «criptocurrency» negli ultimi mesi sta catturando l’attenzione non solo per il loro utilizzo alternativo alle valute tradizionali, come mezzi di pagamento per lo scambio di beni e servizi, ma anche, e soprattutto, per fini speculativi. Le piattaforme online permettono, infatti, di scambiare queste monete virtuali sulla base del relativo tasso di cambio. Le criptovalute hanno acquistato sempre più credito nei mercati finanziari sollevando però alcuni interrogativi: se questa nuova fonte di investimento sia al riparo dall’occhio del Fisco e quali siano le risposte adottate dagli stati per monitorare il nuovo fenomeno.
Italia Oggi, Fisco