Secondo quanto affermato dalla Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 20503 del 29 agosto 2017, il bollo auto si prescrive in tre anni anche quando il contribuente non ha impugnato la cartella di pagamento.
In poche parole, respingendo il ricorso di Equitalia, gli Ermellini hanno chiarito come l’inattività del contribuente non faccia scattare la prescrizione decennale.
Il Supremo collegio ha motivato la decisione chiarendo sul piano generale che «il principio secondo cui la scadenza del termine perentorio sancito per opporsi o impugnare un atto di riscossione mediante ruolo o comunque di riscossione coattiva, produce soltanto l’effetto sostanziale dell’irretrattabilità del credito, ma non anche la c.d. «conversione» del termine di prescrizione breve eventualmente previsto in quello ordinario decennale, ai sensi dell’art. 2953 c.c., si applica con riguardo a tutti gli atti.
Italia Oggi – Imposte e Tasse, Debora Alberici