Per poter fruire dell’ecobonus in relazione alle spese di acquisto e di montaggio di un sistema di accumulo collegato ad un impianto fotovoltaico occorre che l’installazione dell’impianto sia avvenuta in concomitanza o successivamente a quella dell’impianto fotovoltaico. La conferma arriva dalla Risposta n. 8 pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate.
I sistemi di accumulo, si ricorda, hanno la funzione di immagazzinare l’energia prodotta in esubero dall’impianto fotovoltaico e di rilasciarla nei momento in cui lo stesso impianto non riesce a sopperire alle esigenze energetiche dell’abitazione (come, ad esempio, durante al notte oppure nei casi in cui il consumo è maggiore rispetto alla produzione da impianto fotovoltaico) consentendo di aumentare la capacità di autoconsumo dell’impianto fotovoltaico con benefici di tipo economico (evitare il riacquisto dalla rete di energia precedentemente venduta) ed energetico (ridurre le dispersioni collegate alla trasmissione di energia).
Sebbene per il Ministero dello sviluppo economico, l’installazione di un tale sistema non può ritenersi di per sé un intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico, l’Agenzia delle Entrate nella nuova Risposta ha ribadito quanto già sostenuto nella Circolare del 27 aprile 2018, n. 7/E. ovvero che “la riconducibilità del suddetto intervento alla lettera h) del comma 1 dell’art. 16-bis del T.U.I.R. è consentita esclusivamente nel caso in cui l’installazione del sistema di accumulo sia contestuale o successiva a quella dell’impianto fotovoltaico configurandosi, in dette ipotesi, come un elemento funzionalmente collegato allo stesso ed in grado di migliorarne le potenzialità. In ogni caso il limite di spesa ammesso alla detrazione (attualmente pari a euro 96.000) rimane unico e riguarda sia l’impianto fotovoltaico che il sistema di accumulo”.
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