Entro il 30 aprile, tutti i soggetti passivi d’imposta IVA residenti o stabiliti in Italia dovranno fare i conti con il primo adempimento dell’esterometro, comunicando le operazioni realizzate nel primo trimestre 2019 con consumatori finali e operatori economici non residenti, anche se identificati nel nostro Paese. A differenza dello spesometro (anche esso spostato al 30 aprile per le operazioni 2018) riguarda operazioni specifiche e impone una estrazione dei dati mirata, in base alle regole fissate dall’art. 1, comma 3 bis del D.Lgs. n. 127/2015. L’adempimento è reso più complesso per alcune incertezze interpretative che lo accompagnano dalla sua nascita e che ad oggi non hanno ancora avuto un chiarimento ufficiale.
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi