Se ben utilizzati, il redditometro mette al tappeto i contribuenti. Superano il vaglio della Corte di cassazione le presunzioni utilizzate dall’amministrazione finanziaria per rettificare il reddito dichiarato dai contribuenti a fronte di spese e tenore di vita più elevati. A giustificare e legittimare gli accertamenti sintetici sono state considerate valide, fra gli altri elementi, sia le spese per la stipula di polizze assicurative sia il possesso di auto storiche. Redditometro legittimo anche quando le rate pagate per il mutuo prima casa sono troppo alte rispetto al reddito dichiarato dal contribuente. Le decisioni in rassegna, ben quattro nei due mesi estivi, sono tutte basate sull’utilizzo del redditometro nella versione vigente fino al periodo d’imposta 2008.
Italia Oggi – Accertamento, Andrea Bongi